I Mini Appartamenti Saranno un Nuovo Trend Immobiliare? La Situazione a Roma e Milano
Con l’approvazione del decreto salva casa, il mercato immobiliare potrebbe vedere un significativo incremento dei mini appartamenti, ancora più piccoli rispetto al passato. Le nuove regole permetteranno di affittare e vendere appartamenti con un'altezza di 2,40 metri e una superficie di 28 mq per i bilocali e 20 mq per i monolocali. Questo potrebbe portare a un nuovo stock di mini appartamenti sul mercato. Uno studio di idealista/data ha analizzato la situazione nei due principali mercati immobiliari italiani: Roma e Milano. Scopriamo insieme lo scenario attuale e come potrebbe evolvere.
Le Differenze tra Roma e Milano
Iniziamo evidenziando che la concentrazione di mini appartamenti a Roma è circa la metà rispetto a Milano, sia per la vendita che per la locazione. Questo ricorda le micro case milanesi "profetizzate" da Renato Pozzetto nel film "Il ragazzo di campagna" del 1984.
A Milano, i mini appartamenti rappresentano lo 0,8% dello stock complessivo in vendita e l’1,9% di quello in locazione, proporzioni quasi doppie rispetto a Roma (0,4% per la compravendita e 0,9% per le locazioni). La città meneghina offre quindi una maggiore varietà di soluzioni abitative di piccole dimensioni, e le nuove norme del decreto salva casa potrebbero accentuare questa tendenza.
Prezzi e Domanda
I mini appartamenti risultano più costosi rispetto alle abitazioni standard in entrambe le città. A Roma, il prezzo di vendita delle micro case è del 33% superiore rispetto al mercato standard, mentre per le locazioni i proprietari chiedono il 21% in più al metro quadro rispetto agli appartamenti più grandi di 28 mq. A Milano, le differenze sono ancora più marcate: +41% per la vendita e +58% per l’affitto.
Anche la domanda di mini appartamenti è sensibilmente superiore rispetto a quella degli alloggi standard. Tuttavia, a Roma il 71% dei mini appartamenti è situato al di sotto del primo piano (piano terra o seminterrato), suggerendo una possibile riconversione di botteghe artigiane.
Vincenzo De Tommaso, responsabile dell’Ufficio Studi di idealista, commenta: “Alla luce dei nostri dati, il fenomeno dei mini appartamenti è giustificato soltanto dalla loro scarsa presenza nel patrimonio immobiliare italiano. Questo segmento potrebbe soddisfare la domanda di studenti e lavoratori per soluzioni provvisorie, a prezzi più accessibili rispetto alle abitazioni standard, anche se per ora non rappresentano una parte significativa del mercato."
Focus su Milano
A Milano, i quartieri con la maggiore concentrazione di mini appartamenti in affitto sono Greco-Turro (4,9%) e Città Studi-Lambrate (3,8%), zone universitarie dove gli appartamenti sono stati suddivisi per creare più alloggi. Con le nuove regole del decreto casa, questa tendenza potrebbe aumentare. Altre aree di interesse sono Baggio (7,1%) e Forlanini (4,8%). Non ci sono mini appartamenti in affitto nei distretti di Centro Storico, Quarto Oggiaro-Vialba e San Siro-Trenno.
Per la vendita, i distretti con la maggiore concentrazione sono Navigli-Bocconi (2%) e Garibaldi-Porta Venezia (1,5%).
Focus su Roma
A Roma, i mini appartamenti in affitto si concentrano in poche zone, con Spinaceto-Mezzocamino al 16,7% dello stock totale. Altri quartieri con presenza di mini appartamenti in affitto includono Appio Latino-Furio Camillo (5,6%) e Aniene-Collatino (4,5%).
Per la compravendita, la zona di Trastevere-Testaccio presenta la maggiore concentrazione di mini appartamenti (3,3%), seguita da Cassia-Grottarossa (1,8%), Centro (1,7%) e Nomentano-Tiburtino (1,6%).
Conclusioni
Il fenomeno dei mini appartamenti è destinato a crescere con le nuove norme del decreto salva casa, che potrebbero ampliare l’offerta di queste soluzioni abitative sia a Roma che a Milano. Tuttavia, attualmente, la loro presenza nel mercato immobiliare italiano è ancora limitata, ma potrebbe rappresentare una risposta efficace alla domanda di soluzioni più economiche e provvisorie per studenti e lavoratori.